martedì 19 aprile 2011

Prototipo della giornata di studio intenso a casa

E' fantastico come ciò che sto per raccontare si ripeta sempre e costantemente.


Periodo d'esami. Ti appresti a farti entrare in testa tutto ciò che devi in un tempo spesso risibile e ai limiti dell'umano. 


Arriva lui: che sembra la manna dal cielo. Il giorno a casa, sia per il weekend o per l'assenza di lezioni e laboratori. 


Ti vedi già pronto a recuperare tutto il tempo che hai perso nei giorni precedenti. Così, con buona volontà punti la sveglia quasi all'orario normale, diciamo 7.30.




Già la stessa sera prima, mentre stai guardando un film o un telefilm in streaming (perché la sera è sacra, e anche se non lo fosse non ti riusciresti a concentrare) pensi che, in fondo, le 7.30 è un po' esagerato, e sposti la sveglia avanti di un'ora. 8.30.


Vai a dormire presto, per quanto ti è possibile, ma certamente da quando decidi di farlo a quando metti in pratica la tua idea una buona oretta/oretta e mezza ci passa. (1.00 circa)


I tuoi ti svegliano poco prima che la sveglia suoni (almeno, a me capita sempre così) e incazzato nero rimani a letto aspettando che suoni e posticipandola poi varie volte, quasi per vendicarti della mezz'ora di sonno che ti è stata sottratta.


Peccato che dopo la terza volta che clicchi "postpone" sbagli tasto (o lo fai inconsciamente) e annulli la sveglia.


Morale della favola, invece di riprenderti la tua mezz'ora di sonno te ne sei riprese altre 2 e passa, e ti alzi alle 11. 


Ti riprendi e leggiucchi qualcosa, pranzo, cerchi di fare qualcosa, ma vieni distratto da tutto, e magari finisci a scrivere sul blog.


OTTIMO!


P.S. Se a qualcuno non piace come è messo giù il tutto con il "tu" impersonale per raccontare la mia espoerienza sappia che arrivato qui non piace nemmeno a me. Ma che la pigrizia mi impedisce di cambiare tutti i soggetti.


P.S.2 Prometto che finiti gli esami ritorno a scrivere qualcosa di più impegnato, giurin giurella.  

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