giovedì 9 dicembre 2010

Fieri della propria indifferenza

Oggi, nella pausa a metà di una lezione sono entrati da noi in classe alcuni ragazzi per parlare della riforma Gelmini, spiegare brevemente i punti contestati e invitarci mi sembra Martedì (non lo ricordo con precisione e sul loro sito non è stato ancora pubblicato) a un incontro in cui se ne parlerà con più precisione.


Un buon numero di persone ha seguito con interesse la cosa, altre sono uscite (liberissimi, eh, per carità).


Sarà che alla sigaretta non si poteva rinunciare, sarà che tutti sapevano già tutto (io personalmente conosco già in cosa consiste il ddl che, sia chiaro è solo una parte di una porcata più grande), sarà l'irresistibile caffè delle macchinette o il magnetismo che tutti conosciamo che sembra spingerti fuori dall'aula appena il prof dice "pausa" (o appena in passato suonava la campanella)...


Comunque ritengo sia molto irresponsabile non stare ad ascoltare persone che ti parlano di cose che ti riguardano da vicino come la riorganizzazione dell'università, soprattutto in un corso come il mio votato fortemente alla ricerca, medici infiltrati a parte.


Una ragazza rientrata per l'inizio della lezione e quando le è stato chiesto perchè non fosse rimasta dice: "Non voglio farmi fare il lavaggio del cervello da quelli là".


Carissima, nessuno ti chiede di prendere per oro colato quello che ti viene detto. Ascolta, documentati e poi decidi con la tua testolina. Preferisco pure che mi dici che sei d'accordo, ma informati.


C'è proprio la paura di avere un'opinione, perchè è figo dire che me ne sbatto...
Come con la politica, tutta la gente che si astiene e non si informa, che è solo capace di dire "i politici sono tutti ladri" perchè l'ha sentito da un comico o perchè "si sa".


Ma cosa sai tu, che hai il diritto di voto da si e no un anno? Da dove ti viene tutta questa disillusione, quando non ti sei nemmeno illuso?


Lasciate che vi ricordi una cosa: 





Nessun commento:

Posta un commento