venerdì 4 marzo 2011

Democracy, where are you?

La più grande democrazia del mondo, un esempio da seguire...


Riporto il post dell'ottimo Fabio Chiusi:



Se questa è una democrazia.
Si può chiamare «democrazia» uno Stato dove un prigioniero politico di 23 anni è detenuto dal 29 luglio 2010

  • in isolamento per 23 ore al giorno
  • senza poter avere accesso a notizie dal mondo esterno nell’ora restante
  • senza poter fare più di un’ora di esercizio fisico al giorno
  • senza poter dormire tra le cinque del mattino e le otto di sera
  • con le guardie che ogni cinque minuti devono verificare le sue condizioni di salute con tanto di domanda di rito (stai bene?) e attesa di risposta altrettanto di rito (sto bene)
  • con le guardie che se, verificando il suo stato di salute di notte, lo trovano raggomitolato sotto le coperte o contro la parete, o si rende non identificabile per qualunque altro motivo lo devono svegliare e ripetere la procedura di cui sopra
  • senza poter consumare i suoi pasti che in cella
  • senza poter disporre di alcun oggetto personale, nemmeno un cuscino, che è tutt’uno col materasso
  • in condizioni di rapido deterioramento psico-fisico
senza non solo aver mai subito alcuna condanna ma nemmeno un regolare processo?
Si può chiamare «democrazia» uno Stato dove invece di condannare senza se e senza ma questo trattamento disumano si parla di «pena di morte»?

Pensateci, ditelo, e condividete. (io, come penso molti di voi non ne sapevo nulla) 

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